Sistema Integrato Museale della Città a rete Madonie-Termini
Martedì 28 Settembre 2010 14:33

 

 

Il progetto, "Musea - rete dei musei delle Madonie", l'unico nel suo genere capace di mettere insieme tutto il patrimonio museale di questo vasto territorio, sarà presentato venerdì 12 giugno alle 16.30, a Petralia Sottana, nel Convento dei Padri Riformati, alla presenza dell'assessore ai Beni culturali, Antonino Purpura.

Promossa dalla Sosvima, l'agenzia di sviluppo locale delle Madonie, guidata da Alessandro Ficile, il progetto della rete, finanziato da fondi europei, è stato coordinato da Adriana Scancarello e Giuseppe Genchi.

Musea, può essere considerata una vera e propria opera di comunicazione integrata sovraterritoriale poiché, tramite tablet (10 per ogni museo) vere e proprie guide multimediali, mette in collegamento ventuno piccole realtà per creare un'unica rete museale. Grazie alla realizzazione di QR-Code e di totem appositi, saranno disponibili le informazioni e la storia di ogni museo. Inoltre, per tutti coloro che vorranno visitare le diverse strutture appartenenti al progetto, sarà istituita una speciale "destination card" che, oltre a regolare le modalità e i prezzi di accesso nei musei, comprenderà agevolazioni per servizi aggiuntivi presso strutture ricettive, ristoranti ed esercizi convenzionati. Per garantire la massima copertura del servizio, tutti i contenuti saranno resi disponibili in quattro lingue: italiano, francese, inglese e tedesco.

 

Di seguito la lista dei musei appartenenti alla rete:

  1. Castelbuono, Castello dei Ventimiglia, Museo Civico;
  2. Castelbuono, Ex Convento S. Venera (Badia) Museo Naturalistico “F.sco Minà Palumbo”;
  3. Caccamo, Castello, Museo delle Armi Antiche (Maac);
  4. Castellana Sicula,
  5. Parco sub urbano Muratore, Museo Civico;
  6. Caltavuturo, Chiostro Frati Minori Riformati “San Francesco”, Museo Civico “Don Giuseppe Guarnieri”;
  7. Cefalù, Museo Mandralisca;
  8. Collesano, Palazzo Municipale, Museo “Targa Florio”;
  9. Gangi, Palazzo Sgadari (palazzo ottocentesco), Museo Civico – Pinacoteca Giambecchina – Museo delle armi;
  10. Geraci Siculo,
  11. Ex Convento dei Frati Cappuccini Museo delle Madonie – Polo Comunale “Cultura d’eccellenza” MUSeBArch;
  12. Gratteri, Museo Naturalistico;
  13. Isnello, Centro sociale edificio contemporaneo, Museo Trame di Filo;
  14. Lascari, MUVI, Museo virtuale della Memoria
  15. Montemaggiore Belsito, Centro polifunzionale, Museo civico;
  16. Petralia Soprana, Ex Carcere oggi Palazzo Comunale, Museo Civico della memoria del presente;
  17. Petralia Sottana, Ex carcere edificio cinquecentesco, Museo Civico Comunale A. Collisani;
  18. Polizzi Generosa, Civico Museo Archeologico;
  19. Pollina, Edificio del 1800, Museo della Manna;
  20. San Mauro Castelverde, Ex Caserma dei primi del ‘900, Museo Etnoantropologico e dell’amicizia tra i Popoli;
  21. Sciara, Edificio contemporaneo, Museo Archeologico e delle tradizioni;
  22. Termini Imerese, Edificio del 1300 ex ospedale “Fatebene fratelli”, Museo Civico “Baldassare Romano”;
  23. Antiquarium di Himera, Termini Imerese.

Il progetto ha elaborato un nuovo modello di partenariato attivo, capace di integrare innovazione e offerta integrata, vantaggioso per il turista ed al contempo, per l’economia locale. Esso infatti punta a determinare una rinnovata competitività dell’offerta museale attraverso l’innovazione dei  fattori che costituisco il prodotto: ambiente, imprese, servizi, offerta culturale, reti.

Questa impostazione – che ha orientato tutta la fase progettuale unitamente alla necessità di puntare ad una sempre maggiore qualificazione dell’offerta turistica in senso ecoturistico – ha preso le mosse dalla necessità comune di porre in essere una forte azione di distrettualizzazione dell’offerta della Città a rete Madonie-Termini.

Forti delle tendenze che le ultime analisi sull’evolversi del mercato turistico hanno disegnato e quindi sulla necessità che oltre che agli arrivi prendano sempre più campo altre rilevazioni quali: la spesa del turista, i ricavi aziendali e l'occupazione delle strutture, i costi affrontati dal pubblico a fronte del movimento turistico e la tutela dei beni non riproducibili, nonché del ricorso sempre più costante a vacanze personalizzate e del progressivo aumento del turismo culturale e territoriale, il progetto ha puntato ad introdurre quegli elementi di valorizzazione nella catena del valore che mancavano.

Ciò si otterrà attraverso:

  • l’introduzione di una destination card, tessera che propone un’offerta integrata di servizi e di attrazioni;
  • la formalizzazione della costituzione di una rete museale, che coinvolgerà 18  musei della Città a rete Madonie- Termini;
  • il sensibile miglioramento dell’offerta museale, attraverso l’introduzione di tecnologie quali il QR-Code sui beni culturali mobilitati dalla rete;
  • il miglioramento dei livelli di valorizzazione e di fruizione del patrimonio e delle collezioni museografiche.

La Destination card, consentirà dunque – come anticipato – di organizzare e pianificare un offerta integrata di servizi e di attrazioni. Sul fronte dei servizi si punterà a mettere in rete l’offerta ricettiva esistente a partire dalle realtà aggregative maggiormente rappresentative agenti sia sul fronte dell’offerta ricettiva alberghiera ( Consorzio Cefalù Holiday) che di quella extralberghiera ( Consorzio Agriturismi Madonie e Terre di Mezzo).

Entrambi le due strutture e quindi gli 84 associati che ad esse fanno capo, interverranno attivamente nella costruzione dell’offerte plurime e diversificate che verranno mobilitate e promosse dalla destination card. Questo rappresenterà un fortissimo punto di forza perché grazie a quanto già stratificatosi sul territorio della Città a rete policentrica e diffusa, con il progetto si consentirà di legare in maniera inscindibile l’offerta culturale con quella turistica, in atto, rappresentata da queste due realtà che nello specifico sono in grado di mobilitare sul mercato regionale, nazionale ed internazionale una assai consistente offerta ricettiva.

Con DDG n. 1363 del 27.05.2013 ci è stato concesso il contributo di €. 187.019,26 a fronte di un investimento complessivo pari ad €. 271.042,41 al netto d’IVA.

QUADRO ECONOMICO

a) Spese generali per la preparazione ed esecuzione del programma di investimenti (max 5%)

€.  11.500,00

b) Opere murarie e assimilabili nella misura strettamente funzionale alla realizzazione del programma di investimento (max 20%)

€.  10.910,00

c) Acquisto e messa in opera di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica

€. 206.927,45

d) Software, licenze e know-how commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa (max 10%)

€.  13.000,00

e) Altre spese per investimenti immateriali diversi da quelli specificati alle lettere a) e d) . Costi di consulenza,  fornitura di servizi culturali e artistici, oneri e spese (permessi, concessioni, autorizzazioni)  (max 20 %)

€.  28.704,96

TOTALE

€. 271.042,41

 

E’ con immenso piacere che vi comunichiamo che MUSEA – Rete dei Musei Madonie-Himera, di cui siamo ente capofila, è stata selezionata tra le 10 pratiche meritevoli di Menzione Speciale al bando Indagine MEP - Musei e Paesaggi culturali, avviato nei primi mesi del 2014 sulla base della decisione assunta dal Consiglio Direttivo di ICOM (International Council of Museums).

Il progetto verrà  presentato alla 24° Conferenza Generale dell’ICOM “Musei e paesaggi culturali” che si terrà a Milano dal 3 al 9 luglio 2016.

 
LINEA DI INTERVENTO 03.02 - Turismo e Ospitalità, comprensiva delle “Agevolazioni per le imprese del settore turistico alberghiero ed extra-alberghiero”
Venerdì 27 Dicembre 2024 11:44

A giorni è prevista la pubblicazione da parte dell’Assessorato Regionale al Turismo del bando in epigrafe richiamato, avente come obiettivo quello di incentivare gli investimenti produttivi delle imprese alberghiere ed extra-alberghiere nel settore turistico, con iniziative destinate ad unità produttive ubicate all'interno del territorio della Regione Siciliana, al fine di migliorare il livello quali-quantitativo dell'offerta ricettiva, tenendo anche conto della compatibilità ambientale, della sostenibilità e della digitalizzazione.

 

Il bando avrà una dotazione finanziaria di 135 Milioni di euro.

 

Soggetti Beneficiari sono le Micro, piccole e medie imprese e Grandi Imprese

I destinatari/beneficiari sono le imprese regolarmente costituite e iscritte nel “Registro delle Imprese”, esercitare una attività economica riconducibile in via primaria o prevalente ad uno dei settori ammissibili di cui alla classificazione per sezioni ATECO sopra specificata e possedere i requisiti di classificazione o dimostrare di potere acquisire i requisiti di classificazione previsti dalla vigente normativa in materia di strutture ricettive.

 

Settori ammissibili

Alberghi e strutture simili, Villaggi turistici, Ostelli della gioventù, Rifugi di montagna, Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence.

 

Interventi finanziabili

- Ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture esistenti, nonché la riattivazione delle stesse, anche mediante lavori di manutenzione straordinaria e/o consolidamento, demolizione e ricostruzione secondo quanto previsto dagli strumenti di pianificazione urbanistica comunale;

- Realizzazione di nuove strutture o attività anche attraverso iniziative che trasformano, con cambio di destinazione d'uso, immobili esistenti in strutture turistico alberghiere o extralberghiere;

- Recupero fisico e/o funzionale di immobili o strutture turistico alberghiere o extralberghiere legittimamente iniziate e non ultimate.

 

Soglia di investimenti ed incentivi

Investimento minimo € 50.000 - Investimento massimo € 3.500.000

-           De minimis: nella misura massima dell'80% delle spese ammissibili e sino ad un massimo di 300.000,00 euro per impresa unica;

-           Aiuto in esenzione: aiuto a finalità regionale: fino al 60% delle spese ammissibili per le micro imprese e piccole imprese (MPI); fino al 50% delle spese ammissibili per le medie imprese; fino al 40% delle spese ammissibili per le grandi imprese.

 

Spese ammissibili

-           Consulenze specialistiche

-           Suolo aziendale, fabbricati, immobili

-           Opere Murarie per demolizioni e ricostruzioni, ampliamenti, ammodernamenti, ristrutturazione di strutture esistenti, opere di manutenzione straordinaria

-           Macchinari, impianti, arredi, attrezzature varie

 
Comunità energetiche, Bruxelles approva il decreto incentivi
Giovedì 23 Novembre 2023 15:21

La Commissione europea ha dato il via libera al decreto italiano contenente gli incentivi per lo sviluppo di comunità energetiche e configurazioni di autoconsumo collettivo.

Il decreto è incentrato su due misure:

-          una tariffa incentivante sull’energia prodotta da rinnovabili e condivisa,

-          un contributo a fondo perduto.

La potenza finanziabile complessiva è pari a 5 GW, con un limite temporale a fine 2027. Complessivamente, sono stanziati incentivi per 5,7 miliardi di euro.

È previsto inoltre, per le comunità energetiche realizzate nei Comuni con meno di 5mila abitanti, un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili in relazione all’investimento effettuato per realizzare un nuovo impianto o per potenziarne uno esistente. Questa misura è finanziata con ulteriori 2,2 miliardi stanziati dal PNRR con l’obiettivo di realizzare impianti fino a 2 GW di potenza. Il contributo a fondo perduto potrà essere cumulato con la tariffa incentivante entro limiti definiti.

I benefici previsti riguardano tutte le tecnologie green e quindi fotovoltaico, eolico, idroelettrico, biomasse e storage. I soggetti beneficiari possono essere gruppi di cittadini, condomìni, piccole e medie imprese, ma anche enti locali, cooperative, associazioni ed enti religiosi. La potenza dei singoli impianti non può superare 1 MWp.

La tariffa incentivante, fissa per 20 anni, è riconosciuta sull’energia elettrica condivisa.

La parte fissa varia in funzione della taglia dell’impianto, mentre la parte variabile in funzione del prezzo di mercato dell’energia. La tariffa incentivante aumenta al diminuire della potenza degli impianti.

Allegati:
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Bando del GAL ISC MADONIE relativo all'Operazione 6.4.c del PSR 2014-2022
Giovedì 24 Agosto 2023 10:28

BANDO OP. 6.4 C AMBITO 2 - “SOSTEGNO PER LA CREAZIONE O SVILUPPO DI IMPRESE EXTRA AGRICOLE NEI SETTORI COMMERCIO, ARTIGIANALE, TURISTICO, DEI SERVIZI E DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA”

 

https://www.madoniegal.it/index.php/amministrazione-trasparente-2/bandi-pal/766-bando-operazione-6-4-c-investimenti-per-la-creazione-e-lo-sviluppo-di-attivita-extra-agricole-sostegno-per-la-creazione-o-sviluppo-di-imprese-extra-agricole-nei-settori-commercio-artigianale-turistico-dei-servizi-e-dell-innovazione-tecnologica-diffusione

 
PNRR - Agrivoltaico – Pubblicazione decreto 14 Aprile 2023 - Ministero dell’Ambiente.
Lunedì 08 Maggio 2023 15:00

Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha pubblicato il decreto con il quale si dettano criteri e modalità per incentivare la realizzazione, entro il 30 giugno 2026, di sistemi agrivoltaici di natura sperimentale.

Il decreto, in attuazione dell’articolo 14, comma 1, lettera c), del decreto legislativo n. 199 del 2021, reca criteri e modalità per incentivare la realizzazione, entro il 30 giugno 2026, di sistemi agrivoltaici di natura sperimentale, in coerenza con le misure di sostegno agli investimenti previsti dal PNRR:

  • per una potenza complessiva pari almeno a 1,04 GW
  • ed una produzione indicativa di almeno 1.300 GWh/anno.

Ai fini del raggiungimento dell’obiettivo ai sistemi agrivoltaici che rispettano i requisiti stabiliti dal decreto, è riconosciuto un incentivo composto da:

a) un contributo in conto capitale nella misura massima del 40 per cento dei costi ammissibili;

b) una tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete.

I soggetti beneficiari della misura ai sensi dell'art 4 del decreto sono:

a) imprenditori agricoli come definiti dall'articolo 2135 del codice civile, in forma individuale o societaria anche cooperativa, società agricole, come definite dal decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99, nonché consorzi costituiti tra due o più imprenditori agricoli e/o società agricole imprenditori agricoli, ivi comprese le cooperative agricole che svolgono attività di cui all'art. 2135 del codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, e associazioni temporanee di imprese agricole;

b) associazioni temporanee di imprese, che includono almeno un soggetto di cui alla lettera a)

Requisiti per ottenere i Fondi per Agrivoltaico.

Possono accedere ai meccanismi incentivanti di cui al decreto a seguito di iscrizione in appositi registri, nel limite del contingente di 300 MW, gli impianti agrivoltaici di potenza fino a 1 MW nella titolarità dei soggetti di cui all’articolo 4, comma 1, lettera a) su indicato

Invece, accedono ai meccanismi incentivanti di cui al decreto a seguito di partecipazione a procedure pubbliche competitive, nel limite del contingente di 740 MW, gli impianti agrivoltaici di qualsiasi potenza nella titolarità dei soggetti di cui all’articolo 4, comma 1, lettere a) e b).

Gli impianti di cui sopra accedono alle procedure bandite se garantiscono il rispetto dei seguenti requisiti:

a) possesso del titolo abilitativo alla costruzione e all'esercizio dell'impianto;

b) possesso del preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva;

c) rispettano i requisiti di cui all’Allegato 2, lettera a);

d) garantiscono la continuità dell’attività di coltivazione agricola e pastorale sottostante l’impianto;

e) gli impianti sono di nuova costruzione e realizzati con componenti di nuova costruzione;

f) sono conformi alle norme nazionali e unionali in materia di tutela ambientale, nonché al principio “non arrecare un danno significativo” di cui all’articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, come illustrato nelle regole operative di cui all’articolo 12;

g) possesso di dichiarazione di un istituto bancario che attesti la capacità finanziaria ed economica del soggetto partecipante in relazione all’entità dell’intervento, tenuto conto della redditività attesa dall’intervento stesso e della capacità finanziaria ed economica del gruppo societario di appartenenza, ovvero, in alternativa, l’impegno del medesimo istituto a finanziare l’intervento.

L’accesso agli incentivi per gli impianti agrivoltaici avviene attraverso la partecipazione a procedure pubbliche, distinte in registri e aste, bandite dal GSE nel corso del biennio 2023-2024, in cui vengono messi a disposizione, periodicamente, contingenti di potenza, eventualmente incrementati dalle quote di risorse e contingenti non assegnati nelle procedure precedenti.

Le procedure si svolgono in forma telematica nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità, tutela della concorrenza e secondo modalità non discriminatorie.

Ai fini dell’accesso alle procedure gli impianti rispettano i requisiti richiesti e i soggetti richiedenti devono offrire, nell’istanza di partecipazione, una riduzione percentuale sulla tariffa di riferimento non inferiore al 2%

In allegato il Decreto 14 aprile 2023

Allegati:
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