Comunità energetiche, Bruxelles approva il decreto incentivi
Giovedì 23 Novembre 2023 15:21

La Commissione europea ha dato il via libera al decreto italiano contenente gli incentivi per lo sviluppo di comunità energetiche e configurazioni di autoconsumo collettivo.

Il decreto è incentrato su due misure:

-          una tariffa incentivante sull’energia prodotta da rinnovabili e condivisa,

-          un contributo a fondo perduto.

La potenza finanziabile complessiva è pari a 5 GW, con un limite temporale a fine 2027. Complessivamente, sono stanziati incentivi per 5,7 miliardi di euro.

È previsto inoltre, per le comunità energetiche realizzate nei Comuni con meno di 5mila abitanti, un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili in relazione all’investimento effettuato per realizzare un nuovo impianto o per potenziarne uno esistente. Questa misura è finanziata con ulteriori 2,2 miliardi stanziati dal PNRR con l’obiettivo di realizzare impianti fino a 2 GW di potenza. Il contributo a fondo perduto potrà essere cumulato con la tariffa incentivante entro limiti definiti.

I benefici previsti riguardano tutte le tecnologie green e quindi fotovoltaico, eolico, idroelettrico, biomasse e storage. I soggetti beneficiari possono essere gruppi di cittadini, condomìni, piccole e medie imprese, ma anche enti locali, cooperative, associazioni ed enti religiosi. La potenza dei singoli impianti non può superare 1 MWp.

La tariffa incentivante, fissa per 20 anni, è riconosciuta sull’energia elettrica condivisa.

La parte fissa varia in funzione della taglia dell’impianto, mentre la parte variabile in funzione del prezzo di mercato dell’energia. La tariffa incentivante aumenta al diminuire della potenza degli impianti.

Allegati:
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PNRR - Agrivoltaico – Pubblicazione decreto 14 Aprile 2023 - Ministero dell’Ambiente.
Lunedì 08 Maggio 2023 15:00

Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha pubblicato il decreto con il quale si dettano criteri e modalità per incentivare la realizzazione, entro il 30 giugno 2026, di sistemi agrivoltaici di natura sperimentale.

Il decreto, in attuazione dell’articolo 14, comma 1, lettera c), del decreto legislativo n. 199 del 2021, reca criteri e modalità per incentivare la realizzazione, entro il 30 giugno 2026, di sistemi agrivoltaici di natura sperimentale, in coerenza con le misure di sostegno agli investimenti previsti dal PNRR:

  • per una potenza complessiva pari almeno a 1,04 GW
  • ed una produzione indicativa di almeno 1.300 GWh/anno.

Ai fini del raggiungimento dell’obiettivo ai sistemi agrivoltaici che rispettano i requisiti stabiliti dal decreto, è riconosciuto un incentivo composto da:

a) un contributo in conto capitale nella misura massima del 40 per cento dei costi ammissibili;

b) una tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete.

I soggetti beneficiari della misura ai sensi dell'art 4 del decreto sono:

a) imprenditori agricoli come definiti dall'articolo 2135 del codice civile, in forma individuale o societaria anche cooperativa, società agricole, come definite dal decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99, nonché consorzi costituiti tra due o più imprenditori agricoli e/o società agricole imprenditori agricoli, ivi comprese le cooperative agricole che svolgono attività di cui all'art. 2135 del codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, e associazioni temporanee di imprese agricole;

b) associazioni temporanee di imprese, che includono almeno un soggetto di cui alla lettera a)

Requisiti per ottenere i Fondi per Agrivoltaico.

Possono accedere ai meccanismi incentivanti di cui al decreto a seguito di iscrizione in appositi registri, nel limite del contingente di 300 MW, gli impianti agrivoltaici di potenza fino a 1 MW nella titolarità dei soggetti di cui all’articolo 4, comma 1, lettera a) su indicato

Invece, accedono ai meccanismi incentivanti di cui al decreto a seguito di partecipazione a procedure pubbliche competitive, nel limite del contingente di 740 MW, gli impianti agrivoltaici di qualsiasi potenza nella titolarità dei soggetti di cui all’articolo 4, comma 1, lettere a) e b).

Gli impianti di cui sopra accedono alle procedure bandite se garantiscono il rispetto dei seguenti requisiti:

a) possesso del titolo abilitativo alla costruzione e all'esercizio dell'impianto;

b) possesso del preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva;

c) rispettano i requisiti di cui all’Allegato 2, lettera a);

d) garantiscono la continuità dell’attività di coltivazione agricola e pastorale sottostante l’impianto;

e) gli impianti sono di nuova costruzione e realizzati con componenti di nuova costruzione;

f) sono conformi alle norme nazionali e unionali in materia di tutela ambientale, nonché al principio “non arrecare un danno significativo” di cui all’articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, come illustrato nelle regole operative di cui all’articolo 12;

g) possesso di dichiarazione di un istituto bancario che attesti la capacità finanziaria ed economica del soggetto partecipante in relazione all’entità dell’intervento, tenuto conto della redditività attesa dall’intervento stesso e della capacità finanziaria ed economica del gruppo societario di appartenenza, ovvero, in alternativa, l’impegno del medesimo istituto a finanziare l’intervento.

L’accesso agli incentivi per gli impianti agrivoltaici avviene attraverso la partecipazione a procedure pubbliche, distinte in registri e aste, bandite dal GSE nel corso del biennio 2023-2024, in cui vengono messi a disposizione, periodicamente, contingenti di potenza, eventualmente incrementati dalle quote di risorse e contingenti non assegnati nelle procedure precedenti.

Le procedure si svolgono in forma telematica nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità, tutela della concorrenza e secondo modalità non discriminatorie.

Ai fini dell’accesso alle procedure gli impianti rispettano i requisiti richiesti e i soggetti richiedenti devono offrire, nell’istanza di partecipazione, una riduzione percentuale sulla tariffa di riferimento non inferiore al 2%

In allegato il Decreto 14 aprile 2023

Allegati:
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Interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 2, componente 1, investimento 2.2 «Parco Agrisolare»
Lunedì 04 Luglio 2022 06:39

E' stato pubblicato sulla G.U. n. 149 del 28 giugno u.s. l’avviso di che trattasi con il quale si forniscono le direttive necessarie all’avvio della misura Parco agrisolare», tramite l’erogazione di un contributo a fondo perduto pari al 50% dell’investimento per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.

Gli impianti dovranno essere progettati per coprire il fabbisogno energetico dell’azienda e devono prevedere l’installazione di impianti fotovoltaici, con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 500 kWp. Si potrà prevedere l’acquisto e la posa in opera di pannelli fotovoltaici sui tetti di fabbricati strumentali all’attività dei soggetti beneficiari, ivi compresi quelli destinati alla ricezione ed ospitalità nell’ambito dell’attività agrituristica.

Unitamente a tale attività, possono essere eseguiti uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture:

a) rimozione e smaltimento dell’amianto (o, se del caso, dell’eternit) dai tetti;

b) realizzazione dell’isolamento termico dei tetti;

c) realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria).

Le domande di accesso agli incentivi dovranno essere presentate attraverso il portale messo a disposizione dal Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. accessibile dall’Area clienti. Il caricamento delle proposte sarà possibile dalle ore 12:00 del 27 settembre fino alle ore 12.00 del 27 ottobre 2022.

Allegati:
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APQ Madonie – Scheda tecnica AIMA 09 “Madonie in salute: Rete territoriale dei servizi di cura alle persone e di recupero delle fragilità giovanili” – Invio Nuovo Avviso Pubblico.
Mercoledì 23 Marzo 2022 12:52

Venerdì prossimo verrà pubblicato il nuovo avviso pubblico per la riqualificazione, ristrutturazione ed adeguamento di che trattasi; detto avviso si è reso necessario dal momento che alla luce delle 2 istanze pervenute, rimangono ancora da utilizzare circa il 50% del budget disponibile e pari a circa 500.000,00 euro.

Per consentirvi di poter assicurare la massima divulgazione possibile dell’Avviso a seguire vi inviamo anche una breve scheda descrittiva.

Scheda descrittiva

Tipologie di strutture agevolabili

L’azione promuove aiuti ad organizzazioni del Terzo Settore No Profit per investimenti nelle strutture per servizi socio-assistenziali  per l’accoglienza sia di minori oggetto di provvedimenti restrittivi di natura civile e penale che di inabili fisici e psichici, sia giovani che adulti  presso comunità alloggio residenziali o case protette per favorire la qualificazione dell’offerta dei servizi rivolti a questi target, anche introducendo elementi di innovazione ed uso dei ICT per il miglioramento della qualità della vita dei soggetti presi in carico.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda Organizzazioni del Terzo Settore  No Profit  in forma singola a condizione che:

-          siano Piccole e Medie Imprese, così come le stesse sono definite in allegato 1 del Reg. 651/2014);

-          che nel proprio atto costitutivo sia previsto che l’ente non persegua fini di lucro;

-          che svolgano attività in favore di giovani con disabilità fisica e psichica  e con limitazione all’autonomia.

Tipologia di interventi ammissibili

- Spese tecniche: Costi di progettazione esecutiva (max 5% dell’intervento);

-Opere civili: realizzazione attività di adeguamento e/o rifunzionalizzazione delle strutture;

- Acquisto beni/forniture: macchinari, impianti, arredi ed attrezzature.

Non sono ammissibili a contributo:

- interessi passivi, ad eccezione di quelli relativi a sovvenzioni concesse sotto forma di abbuono d’interessi o di un bonifico sulla commissione di garanzia;

- l’acquisto di terreni non edificati e di terreni edificati per un importo superiore al 10% della spesa totale ammissibile dell’operazione considerata.

Le agevolazioni

Gli aiuti, sono concessi nella forma di contributi in conto capitale, secondo la regola del de minimis, nella misura massima dell’80% della spesa ritenuta ammissibile e fino ad un massimo di 200.000,00 euro.

Titolarità o disponibilità dell’immobile

I soggetti beneficiari dovranno dimostrare, all’atto della presentazione della proposta progettuale, di avere la titolarità o la disponibilità dell’immobile oggetto dell’intervento (affitto, comodato, concessione) per un periodo di almeno 6 anni a partire dalla data di presentazione della proposta progettuale.

 
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